domenica 27 gennaio 2013

Spiegare la crudeltà ai bambini di sei anni

- Mamma, voglio leggere "Il diario di Anna Frank". Oggi a scuola ci hanno parlato di lei e dei campi di sterminio.
- Va bene Emmegrande, appena riesco ad andare in libreria te lo cerco, se non lo trovo lo cerchiamo su Amazon.
- Ma tu non ce l'hai?
- No, l'avevo preso in prestito dalla biblioteca della scuola.
- Mamma, chi è Anna Frank?
- Emmepiccola,  Anna Frank era una ragazzina che è vissuta durante il nazismo e ha passato tanto tempo nascosta con la sua famiglia in un appartamento segreto.
- E perché si doveva nascondere?
- Perché era ebrea, e i nazisti avevano deciso che tutti gli ebrei dovevano essere uccisi. Allora li facevano prigionieri in posti che si chiamavano campi di concentramento o di sterminio e se non erano in grado di lavorare li ammazzavano subito, altrimenti li costringevano a lavorare finché non morivano di fame, freddo o fatica oppure li usavano per fare esperimenti scientifici.
- Ma perché erano così cattivi?
PERCHE' ERANO COSI' CATTIVI?
Cosa si risponde a un bambino di sei anni che ti fa questa domanda, così complessa nella sua enorme semplicità?
Perché erano così cattivi?
Perché hanno ascoltato i deliri di un pazzo?
Perché erano pazzi anche loro?
Perché comunque esisterà per sempre una percentuale di razza umana che si crederà superiore ai loro simili?
Oppure, semplicemente, che a volte gli uomini lo sono e basta. Spesso contro coloro che vedono "diversi"
Che poi il diverso si chiami ebreo, mussulmano, zingaro, disabile, omosessuale, transessuale, o semplicemente la pensi diversamente il diverso va emarginato, possibilmente eliminato, nel loro delirio di creare una società perfetta di individui perfettamente omologati tra di loro.
- Mamma, a me questa storia fa paura.
- E' giusto che tu abbia paura, ma non paura del passato, che quello che è successo non si può cambiare. Ma la tua paura deve diventare utile per cambiare il futuro, per fare in modo che le cose che ti ho raccontato non accadano più. E la tua paura deve diventare memoria.
Perché di chi ha vissuto queste cose ne sono rimasti sempre meno, si stanno spegnendo uno alla volta, e con loro rischia di spegnersi il ricordo di quello che è successo.
E io lo racconto a voi perché me lo ha raccontato chi ci è passato, e voi lo racconterete ai vostri figli che lo racconteranno ai loro e poi ancora avanti per le generazioni future.
Conservate i libri, le immagini, i ricordi.
Perché nessuno mai vada a raccontare che sono invenzioni, che sono cose mai successe.
Perché la memoria non è un'ipotesi.

2 commenti:

  1. bel post, passa da me se vuoi, troverai qualcosa di ebreo

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  2. io comunque alla domanda "perchè erano così cattivi" non riesco a dare risposta.

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pareri & opinioni