lunedì 9 dicembre 2013

Cronache dal fronte

Stamani, alle nove, il McDonald di Piazza Castello era aperto e affollatissimo. I baldi manifestanti, dopo aver intimato a tutti gli altri negozianti di chiudere pena la devastazione dei locali, stavano facendo la colazione globalizzata prima di andare a protestare contro la globalizzazione.
Poi, con la pancia piena, si sono tirati giù i passamontagna e hanno dato il via alle danze.
A mezzogiorno, sotto le finestre del mio ufficio, era guerriglia.
Hanno cominciato con le bombe carta, i boati facevano letteralmente tremare i vetri. Uno, due, dieci.
Le forze dell'ordine, in assetto antisommossa, per un po' non hanno fatto niente.
Poi hanno cominciato a volare i sanpietrini, se passate dalla parte della piazza a lato di Palazzo Madama noterete le buche sul marciapiede, gli hanno letteralmente divelti e la polizia ha risposto con i fumogeni.
Tutto quello che indossavo oggi puzza di fumo.
Erano ragazzotti, mentre devastavano filmavano vicendevolmente le loro imprese con gli I-phone.
Hanno rovesciato bidoni, invaso i bar che erano rimasti aperti e minacciato i proprietari e chi vi lavorava.
Noi siamo rimasti chiusi in ufficio fino oltre le diciassette, l'ordine era di non aprire a nessuno.
Dalla finestra ho visto tre ragazzini, avranno avuto sedici, diciassette anni al massimo.
Camminavano e ridevano, arrivati all'altezza delle pensiline della GTT hanno tirato fuori i bastoni e le hanno sistematicamente distrutte.
Adesso, grazie al loro gesto, ci sarà pane e lavoro per tutti, immagino.

1 commento:

  1. Pazzesco, non mi vengano a raccontare che questa è una protesta democratica e civile. E gli organizzatori sapeveno benissimo che sarebbe finiti in questo modo altrimenti avrebbero arginato questi vandali, invece gli hanno dato spazio.
    ELisa

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