Quando ho cominciato a lavorare in pieno centro ero entusiasta.
Sognavo di impiegare la mia risicata mezz'ora di pausa pranzo in costruttive passeggiate, visite nelle vicina libreria storica, caffè nei sontuosi locali risorgimentali e giri per vetrine.
I miei sogni sono durati lo spazio di una settimana.
Adesso mangio nella premiata trattoria "Sala riunioni dismessa" con qualche collega e bevo il caffè alla bastardissima macchinetta, la sigaretta post-prandiale me la fumo sul ballatoio del cortile interno.
Pigrizia?
No, incazzatura delle peggiori.
Perché non è possibile che ogni sacrosanta volta che mi affaccio guardinga al portone dello stabile venga immediatamente arpionata da giovani ambosessi di bell'aspetto e garbate maaniere che immediatamente mi chiedono "Le posso fare una semplice domanda? Lei ha qualcosa contro..." aggiungere a scelta:
1) Gli ex tossicodipendenti;
2) Gli ex carcerati;
3) Le ragazze madri;
4) I genitori di bimbi disabili;
5) Gli orfani di padre, madre o entrambi i genitori.
Dopo che tu, gentilmente, rispondi che non hai niente contro alcunchì attaccano la tiritera della comunità di accoglienza, recupero, mutuo aiuto della quale fanno parte e cercano di appiopparti quattro cartoline in serie o due penne di plastica per la modica cifra di € 10.
E diventa difficile scrollarseli di dosso senza essere sgarbati, anche se ce la fai con il primo appena svolti l'angolo ti tocca il secondo. Una volta ho beccato gli orfanelli e gli ex tossici nello spazio di quattro metri di portico, manca poco che si mettessero a litigare per chi mi aveva vista per primo, con un altro tizio sono stata sul punto di chiamare aiuto: mi si era appiccicato come una cozza e pretendeva di controllarmi il portafoglio per verificare che avessi i soldi che voleva.
Non posso fare a meno di pensare che sotto tutto questo business della sfiga ci sia una colossale truffa, un meccanismo enorme del quale questi ragazzi magari sono solo gli ultimi ingranaggi, studenti o disoccupati che cercano di tirare su qualche euro, sono decenni che la domanda "Lei ha qualcosa contro" incombe su di noi a ogni passeggiata in centro, e mi sembra impossibile che nessuno possa o voglia fare qualcosa. Qualcuno sta facendo probabilmente soldi a palate pescando dai nostri portafogli con l'aiuto di ragazzi ai quali andranno, forse, le briciole.
Ora, nell'attesa che chi di dovere affronti il problema come si deve, vorrei dire due parole a questi figlioli:
io vi ammiro, in un certo senso, perché mettete la vostra faccia esposta alle incazzature della gente come me, non ho niente contro nessuna categoria, ma la beneficienza la faccio come e quando voglio io.
Quindi non foraggerò né voi né chi vi mette nel mezzo di strada, e non per cattiveria ma perché mi rifiuto di contribuire a questa truffa, oltretutto dovessi dare dieci euro a tutti ogni volta che me li chiedete mi sparirebbero 30€ al dì, che considerando 22 giornate lavorative in un mese farebbero 660 €. Scusate se è poco.
Non costringetemi ad essere sgarbata, maleducata, a rispondervi come non vorrei. Alla storia del povero orfanello non crede più nessuno, piuttosto denunciate anche voi chi vi mette nel mezzo di strada a fare gli accattoni con la scusa di farvi guadagnare qualcosa.
E scusatemi se d'ora in poi tirerò dritto senza nemmeno rispondervi.
Sognavo di impiegare la mia risicata mezz'ora di pausa pranzo in costruttive passeggiate, visite nelle vicina libreria storica, caffè nei sontuosi locali risorgimentali e giri per vetrine.
I miei sogni sono durati lo spazio di una settimana.
Adesso mangio nella premiata trattoria "Sala riunioni dismessa" con qualche collega e bevo il caffè alla bastardissima macchinetta, la sigaretta post-prandiale me la fumo sul ballatoio del cortile interno.
Pigrizia?
No, incazzatura delle peggiori.
Perché non è possibile che ogni sacrosanta volta che mi affaccio guardinga al portone dello stabile venga immediatamente arpionata da giovani ambosessi di bell'aspetto e garbate maaniere che immediatamente mi chiedono "Le posso fare una semplice domanda? Lei ha qualcosa contro..." aggiungere a scelta:
1) Gli ex tossicodipendenti;
2) Gli ex carcerati;
3) Le ragazze madri;
4) I genitori di bimbi disabili;
5) Gli orfani di padre, madre o entrambi i genitori.
Dopo che tu, gentilmente, rispondi che non hai niente contro alcunchì attaccano la tiritera della comunità di accoglienza, recupero, mutuo aiuto della quale fanno parte e cercano di appiopparti quattro cartoline in serie o due penne di plastica per la modica cifra di € 10.
E diventa difficile scrollarseli di dosso senza essere sgarbati, anche se ce la fai con il primo appena svolti l'angolo ti tocca il secondo. Una volta ho beccato gli orfanelli e gli ex tossici nello spazio di quattro metri di portico, manca poco che si mettessero a litigare per chi mi aveva vista per primo, con un altro tizio sono stata sul punto di chiamare aiuto: mi si era appiccicato come una cozza e pretendeva di controllarmi il portafoglio per verificare che avessi i soldi che voleva.
Non posso fare a meno di pensare che sotto tutto questo business della sfiga ci sia una colossale truffa, un meccanismo enorme del quale questi ragazzi magari sono solo gli ultimi ingranaggi, studenti o disoccupati che cercano di tirare su qualche euro, sono decenni che la domanda "Lei ha qualcosa contro" incombe su di noi a ogni passeggiata in centro, e mi sembra impossibile che nessuno possa o voglia fare qualcosa. Qualcuno sta facendo probabilmente soldi a palate pescando dai nostri portafogli con l'aiuto di ragazzi ai quali andranno, forse, le briciole.
Ora, nell'attesa che chi di dovere affronti il problema come si deve, vorrei dire due parole a questi figlioli:
io vi ammiro, in un certo senso, perché mettete la vostra faccia esposta alle incazzature della gente come me, non ho niente contro nessuna categoria, ma la beneficienza la faccio come e quando voglio io.
Quindi non foraggerò né voi né chi vi mette nel mezzo di strada, e non per cattiveria ma perché mi rifiuto di contribuire a questa truffa, oltretutto dovessi dare dieci euro a tutti ogni volta che me li chiedete mi sparirebbero 30€ al dì, che considerando 22 giornate lavorative in un mese farebbero 660 €. Scusate se è poco.
Non costringetemi ad essere sgarbata, maleducata, a rispondervi come non vorrei. Alla storia del povero orfanello non crede più nessuno, piuttosto denunciate anche voi chi vi mette nel mezzo di strada a fare gli accattoni con la scusa di farvi guadagnare qualcosa.
E scusatemi se d'ora in poi tirerò dritto senza nemmeno rispondervi.
Tirare dritto è la mia tecnica consolidata.Per tutte le stesse ragioni che hai scritto or ora. Se dovessi comprare tutte le rose e i libri che mi offrono, passeggiando per il centro di Milano, o davanti al Palazzo Reale, sarei sul lastrico.Per non parlare delle firme da lasciare ovunque.
RispondiEliminaPoi però, se trovo la vecchina alla solita fermata della metro, che è lì da anni e anni,sempre la stessa, non ce la faccio.
Perchè affanculo mi frega sempre l'istinto.
E' una truffa sono sicura.Lo si vede anche nelle domande."Una firma contro la droga"Perchè c'è qualcuno che è a favore della droga?Non la classica canna , qui si parla di altre droghe.Io l'obolo lo do a pochi , ho fatto sacchettini con dentro tutte le monete da 1,2,5 centesimi che pesano nelle tasche e noi mettiamo dentro un contenitore a casa .Perchè a me suonano anche il campanello e devo essere attrezzata.
RispondiEliminaAnche Roma è piena di insidie! Tu SCAPPA!!! :)
RispondiEliminaNina
Io da anni mi fingo straniero.
RispondiElimina"Sorry, I'm late, I don't understand" sorridendo e battendo il dito sull'orologio.
Cosa tocca fare per passeggiare in pace.