Il Nonno SantoSubito soffriva di dolori improvvisi alla bocca dello stomaco già da tempo. Un paio di anni fa si era fatto tutta una serie di test, elettrocardiogramma a riposo e sotto sforzo, ECG, enzimi cardiaci... Tutto perfettamente a posto, gli fu diagnosticata un'ernia iatale e prescritta una cura a base di antiacidi.
Due settimane orsono sono ricominciati, ancora più forti. Il primo giugno si è presentato per il suo turno di guardia palliduccio e stravolto, accusando un mal di stomaco che attribuiva all'hamburger che aveva mangiato per pranzo, per fortuna Emmemaxi ha preteso che si facesse vedere dal medico dell'ambulanza del 118. Il tracciato cardiaco non era rassicurante, è stato spedito in ospedale dove gli hanno diagnosticato un attacco di angina e lo hanno trattenuto per accertamenti.
Il lunedì si è fatto la prima coronarografia, dal risultato niente affatto incoraggiante: due coronarie completamente ostruite e una solo parzialmente che è stata riaperta sul momento. E' stato ancora trattenuto per un altra coronarografia prevista per il giovedì, per vedere se riuscivano ad aprirne un'altra.
Ovviamente abbiamo cominciato a preoccuparci sul serio, l'alternativa era il bypass coronarico che sarà pure un intervento di routine, ma non è comunque simpatico farsi aprire di corsa il torace e trovarsi a farsi fare un orlo a giorno alle arterie.
Il giorno dopo l'emodinamista parla con mio marito: state tranquilli, noi facciamo un tentativo per scrupolo ma per fortuna la vita dinamica del paziente ha favorito lo sviluppo di una serie di vasi periferici che tengono il cuore in perfetta forma, era per questo motivo che dai precedenti esami non risultavano problemi, il cuore è sano e di un eventuale intervento se ne riparlerà a tempo e modo.
Nel frattempo il paziente si era perfettamente ripreso, tranquillizzato e reclamava cibi più consistenti di semolino e zucchine bollite.
Giovedì scorso c'è stato il secondo tentativo, che purtroppo non è andato a buon fine: le ostruzioni sono probabilmente vecchie di una quindicina di anni ma non ci sono controindicazioni alle dimissioni e al fatto che il Nonno riprenda la sua vita di prima, anzi i medici si raccomandano che faccia lunghe pedalate, che se ne vada in vacanza e nuoti, che continui a correre dietro i nipoti e che mangi di tutto ma moderatamente - ehm, questa è la parte che mi preoccupa di più.
Venerdì mattina il paziente telefona al figlio in pieno panico: i medici vogliono parlargli, invece che parlare di dimissioni gli hanno cambiato stanza, sembra che l'eventualità intervento urgente si ripresenti.
Alle 14.00 io e Emmemaxi parliamo con il cardiologo, che non è l'emodinamista. Lui ci ripete le stesse cose: il paziente va a casa, riprende la sua vita di prima con l'aggiunta di medicinali antiaggregranti, state tranquilli e tra qualche mese valuteremo l'eventuale bypass. Parli solo con il cardiochirurgo, che non è né l'emodinamista né il cardiologo, che le spiegherà bene i pro e i contro.
Io esco perché ho un appuntamento, alle 16.30 sto recuperando i bambini quando mio marito mi chiama, stanno tornando a casa senza aver parlato con il cardiologo che è ancora in sala operatoria, il Nonno deve farsi fare l'impegnativa dal medico e fissare un appuntamento successivo.
Passo da casa, mollo i fanciulli al padre e al nonno e vado al super a fare la spesa.
Torno dopo un'ora e trovo il nonno stravolto: il cardiochirurgo l'ha chiamato per dirgli che deve operarsi entro dieci giorni e che la domenica alle nove deve andare in ospedale per i dettagli.
Panico totale.
Capirete che dal tuttoocchei all'emergenza entro dieci giorni è un passaggio quanto meno traumatico.
Avviliti e preoccupati trascorriamo il sabato cercando di tenerlo nascosto al paziente, stai tranquillo, sono interventi ormai di routine, per agosto sarai come nuovo...
Ieri mattina padre e figlio si presentano dal cardiochirurgo, che controlla i risultati degli esami portati da mio suocero e, trullo trullo, se ne esce con uno stando così le cose hanno ragione i miei colleghi, ne riparliamo dopo l'estate.
Alla fine della fiera tra colleghi non si erano parlati.
Ognuno aveva fatto la sua diagnosi e la sua prognosi senza consultarsi.
E noi ci siamo cagati sotto.
Ma una telefonata tra di loro se la sarebbero potuta fare, che quella che è arrivata a mio suocero ha causato alle sue coronarie un danno peggiore che se avesse mangiato un chilo di toma a colazione?
O i tagli alla sanità hanno colpito anche le linee interne?
Vabbè, il Nonno SantoSubito è un cavallo e sono convinta che sfangherà alla grande anche il bypass, se e quando dovrà farselo.
Ma la cosa mi ha fatto girare un filino gli zebedei.
p.s.: Caro Suocero, se e quando leggerai questo post sappi che tu non sei il mio secondo babbo, sei il mio babbino elettivo. Che i babbi, primi o secondi, non si scelgono. I babbini elettivi invece si scelgono e si adottano perché gli si vuole un mondo di bene.
Baci dalla nuora Sbullonata.
Due settimane orsono sono ricominciati, ancora più forti. Il primo giugno si è presentato per il suo turno di guardia palliduccio e stravolto, accusando un mal di stomaco che attribuiva all'hamburger che aveva mangiato per pranzo, per fortuna Emmemaxi ha preteso che si facesse vedere dal medico dell'ambulanza del 118. Il tracciato cardiaco non era rassicurante, è stato spedito in ospedale dove gli hanno diagnosticato un attacco di angina e lo hanno trattenuto per accertamenti.
Il lunedì si è fatto la prima coronarografia, dal risultato niente affatto incoraggiante: due coronarie completamente ostruite e una solo parzialmente che è stata riaperta sul momento. E' stato ancora trattenuto per un altra coronarografia prevista per il giovedì, per vedere se riuscivano ad aprirne un'altra.
Ovviamente abbiamo cominciato a preoccuparci sul serio, l'alternativa era il bypass coronarico che sarà pure un intervento di routine, ma non è comunque simpatico farsi aprire di corsa il torace e trovarsi a farsi fare un orlo a giorno alle arterie.
Il giorno dopo l'emodinamista parla con mio marito: state tranquilli, noi facciamo un tentativo per scrupolo ma per fortuna la vita dinamica del paziente ha favorito lo sviluppo di una serie di vasi periferici che tengono il cuore in perfetta forma, era per questo motivo che dai precedenti esami non risultavano problemi, il cuore è sano e di un eventuale intervento se ne riparlerà a tempo e modo.
Nel frattempo il paziente si era perfettamente ripreso, tranquillizzato e reclamava cibi più consistenti di semolino e zucchine bollite.
Giovedì scorso c'è stato il secondo tentativo, che purtroppo non è andato a buon fine: le ostruzioni sono probabilmente vecchie di una quindicina di anni ma non ci sono controindicazioni alle dimissioni e al fatto che il Nonno riprenda la sua vita di prima, anzi i medici si raccomandano che faccia lunghe pedalate, che se ne vada in vacanza e nuoti, che continui a correre dietro i nipoti e che mangi di tutto ma moderatamente - ehm, questa è la parte che mi preoccupa di più.
Venerdì mattina il paziente telefona al figlio in pieno panico: i medici vogliono parlargli, invece che parlare di dimissioni gli hanno cambiato stanza, sembra che l'eventualità intervento urgente si ripresenti.
Alle 14.00 io e Emmemaxi parliamo con il cardiologo, che non è l'emodinamista. Lui ci ripete le stesse cose: il paziente va a casa, riprende la sua vita di prima con l'aggiunta di medicinali antiaggregranti, state tranquilli e tra qualche mese valuteremo l'eventuale bypass. Parli solo con il cardiochirurgo, che non è né l'emodinamista né il cardiologo, che le spiegherà bene i pro e i contro.
Io esco perché ho un appuntamento, alle 16.30 sto recuperando i bambini quando mio marito mi chiama, stanno tornando a casa senza aver parlato con il cardiologo che è ancora in sala operatoria, il Nonno deve farsi fare l'impegnativa dal medico e fissare un appuntamento successivo.
Passo da casa, mollo i fanciulli al padre e al nonno e vado al super a fare la spesa.
Torno dopo un'ora e trovo il nonno stravolto: il cardiochirurgo l'ha chiamato per dirgli che deve operarsi entro dieci giorni e che la domenica alle nove deve andare in ospedale per i dettagli.
Panico totale.
Capirete che dal tuttoocchei all'emergenza entro dieci giorni è un passaggio quanto meno traumatico.
Avviliti e preoccupati trascorriamo il sabato cercando di tenerlo nascosto al paziente, stai tranquillo, sono interventi ormai di routine, per agosto sarai come nuovo...
Ieri mattina padre e figlio si presentano dal cardiochirurgo, che controlla i risultati degli esami portati da mio suocero e, trullo trullo, se ne esce con uno stando così le cose hanno ragione i miei colleghi, ne riparliamo dopo l'estate.
Alla fine della fiera tra colleghi non si erano parlati.
Ognuno aveva fatto la sua diagnosi e la sua prognosi senza consultarsi.
E noi ci siamo cagati sotto.
Ma una telefonata tra di loro se la sarebbero potuta fare, che quella che è arrivata a mio suocero ha causato alle sue coronarie un danno peggiore che se avesse mangiato un chilo di toma a colazione?
O i tagli alla sanità hanno colpito anche le linee interne?
Vabbè, il Nonno SantoSubito è un cavallo e sono convinta che sfangherà alla grande anche il bypass, se e quando dovrà farselo.
Ma la cosa mi ha fatto girare un filino gli zebedei.
p.s.: Caro Suocero, se e quando leggerai questo post sappi che tu non sei il mio secondo babbo, sei il mio babbino elettivo. Che i babbi, primi o secondi, non si scelgono. I babbini elettivi invece si scelgono e si adottano perché gli si vuole un mondo di bene.
Baci dalla nuora Sbullonata.
Faccio il tifo per il Nonno!!
RispondiEliminaForza nonno!!!
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