Ho votato.
E ho votato anche se fa un freddo cane, nevica e di tutto avrei avuto voglia fuori che di imbacuccarmi e uscire con marito e figli sotto la tormenta. Il mio sogno sarebbe stato rimanere con il pile di topolino a guardare Real Time ma sono uscita e ho votato. Abbiamo votato e per autoconsolarci siamo andati a mangiare il sushi.
Ho votato e ho votato a sinistra, perché la preferisco ai sinistri;
perché preferisco i discorsi ridondanti di Vendola alle barzellette di Berlusconi;
perché sono convinta che quello che è "pubblico" sia di tutti e non di nessuno, e quindi basta sputarci sopra e cercare di farlo fuori, a partire dalla scuola, passando dalla sanità per finire con il lavoro;
perché preferisco che in Italia ci siano centomila immigrati onesti piuttosto che un solo parlamentare condannato ma a piede libero, perché avere una cittadinanza che non è europea non è un reato mentre lo è rubare i nostri soldi e usarli per corrompere, comprare voti, procurarsi vantaggi personali;
perché è vero che Bersani sui manifesti elettorali sembra Gargamella, ma a dire il vero nei cartoons ho sempre preferito i cattivi ai buoni: Gatto Silvestro a Titti, Will-e-Coyote a Beep Beep, Gargamella al Grande Puffo.
Ho votato a sinistra perché ormai è assodato che sono un'inguaribile utopista.
Ci spero ma non ci credo poi tanto.
Ma questo post non è una campagna elettorale, piuttosto una dichiarazione di voto.
Poi voi votate per chi vi pare, purché lo facciate. Votate chi preferite con la testa, con la pancia, con il cuore, anche con il culo.
Ma votate perché è un dovere.
Perché se non lo fate non dovreste avere diritto poi di lamentarvi o protestare se chi ci governa non vi piace.
Perché c'è gente che è morta perché lo potessimo fare.
Perché anche se fa freddo ci si copre un po' di più e le associazioni di volontariato per la terza età e per i disabili accompagnano ai seggi chi non ce la fa ad andare da solo.
Votate perché sì.
Per questo post non è stato usato nemmeno un singolo foglio di carta, quindi nessun albero è stato sacrificato per fare cartelli.
E ho votato anche se fa un freddo cane, nevica e di tutto avrei avuto voglia fuori che di imbacuccarmi e uscire con marito e figli sotto la tormenta. Il mio sogno sarebbe stato rimanere con il pile di topolino a guardare Real Time ma sono uscita e ho votato. Abbiamo votato e per autoconsolarci siamo andati a mangiare il sushi.
Ho votato e ho votato a sinistra, perché la preferisco ai sinistri;
perché preferisco i discorsi ridondanti di Vendola alle barzellette di Berlusconi;
perché sono convinta che quello che è "pubblico" sia di tutti e non di nessuno, e quindi basta sputarci sopra e cercare di farlo fuori, a partire dalla scuola, passando dalla sanità per finire con il lavoro;
perché preferisco che in Italia ci siano centomila immigrati onesti piuttosto che un solo parlamentare condannato ma a piede libero, perché avere una cittadinanza che non è europea non è un reato mentre lo è rubare i nostri soldi e usarli per corrompere, comprare voti, procurarsi vantaggi personali;
perché è vero che Bersani sui manifesti elettorali sembra Gargamella, ma a dire il vero nei cartoons ho sempre preferito i cattivi ai buoni: Gatto Silvestro a Titti, Will-e-Coyote a Beep Beep, Gargamella al Grande Puffo.
Ho votato a sinistra perché ormai è assodato che sono un'inguaribile utopista.
Ci spero ma non ci credo poi tanto.
Ma questo post non è una campagna elettorale, piuttosto una dichiarazione di voto.
Poi voi votate per chi vi pare, purché lo facciate. Votate chi preferite con la testa, con la pancia, con il cuore, anche con il culo.
Ma votate perché è un dovere.
Perché se non lo fate non dovreste avere diritto poi di lamentarvi o protestare se chi ci governa non vi piace.
Perché c'è gente che è morta perché lo potessimo fare.
Perché anche se fa freddo ci si copre un po' di più e le associazioni di volontariato per la terza età e per i disabili accompagnano ai seggi chi non ce la fa ad andare da solo.
Votate perché sì.
Per questo post non è stato usato nemmeno un singolo foglio di carta, quindi nessun albero è stato sacrificato per fare cartelli.
Anch'io ho votato. Ma temo che dalle urne uscirà un Paese ingovernabile. Spero di sbagliarmi.
RispondiEliminaAnche io ho fatto il mio dovere. Il mio diritto-dovere. Nonostante questo fosse un anno particolare. Un anno in cui, per la prima volta, quella ics non l'ho marcata su quel simbolo con molta convinzione.
RispondiEliminaCi ho appena scritto un post :)
Credo che da giovane, laureata, precaria io meriti più di tutti loro messi insieme.
Ma anche io, come te, sono un'utopista. E ho votato.
Speriamo bene.
Inguaribile utopista presente.
RispondiEliminaMi sa che come inguaribile utopista sei in buona compagnia.
RispondiEliminatutta la mia famiglia al voto e tutti di sinistra
RispondiEliminautopisti pure noi
te l ho scritto.
RispondiEliminaè l ultima volta che mi prendono per culo.
Io ho votato ance se il pensiero di non andare a votare (per protesta tacita) mi ha sfiorata...però poi il buon senso e soprattutto il senso del dovere ha preso il sopravvento e sono andata. Mi dispiace solo per quell'alta percentuale di italiani che non ha voluto dare espressione di voto, non è così che si cambiano le cose.Anche se poi, vista ad oggi la situazione...
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