Adesso so come ti chiami, e ti posso combattere. Hai un nome che è "depressione reattiva", già solo a scriverlo faccio una fatica immane.
In sostanza è che io mi credevo il porcellino furbo, quello che aveva costruito la casa di mattoni e si sentiva al sicuro, in realtà erano mattoncini di paglia e adesso è andato tutto giù.
Ma io non ho intenzione di dartela vinta, e ti fotto.
Prima o poi ti fotto.
Perché io non sono questa.
Io non sono quella che fa fatica ad alzarsi dal letto alla poltrona, quella che per stirare una lavatrice di panni asciutti si deve sedere tre volte per riprendere fiato, quella che litiga con sé stessa per cucinare i biscotti per la merenda dei bambini.
Io ti frego.
Ma non da sola, questa volta.
Troppe volte ho detto che ne sarei uscita da sola, che celafacciocelafacciocelafaccio.
Ce la faccio, ma mi devo concedere il lusso di darmi il tempo, di chiedere aiuto.
E devo mettere da parte la vergogna, che quella non mi porta da nessuna parte.
Essere umani non è una vergogna.
Ho ripreso a scrivere, anche se non mi sembrano parole mie, ma prima o poi usciranno fuori tutte quelle che ho aggrovigliate dentro come un gomitolo mal fatto, parole di rabbia, di paura, ma sotto ci sono anche quelle di speranza. Che forse la speranza è la consolazione degli sfigati, ma adesso ne ho bisogno.
In sostanza è che io mi credevo il porcellino furbo, quello che aveva costruito la casa di mattoni e si sentiva al sicuro, in realtà erano mattoncini di paglia e adesso è andato tutto giù.
Ma io non ho intenzione di dartela vinta, e ti fotto.
Prima o poi ti fotto.
Perché io non sono questa.
Io non sono quella che fa fatica ad alzarsi dal letto alla poltrona, quella che per stirare una lavatrice di panni asciutti si deve sedere tre volte per riprendere fiato, quella che litiga con sé stessa per cucinare i biscotti per la merenda dei bambini.
Io ti frego.
Ma non da sola, questa volta.
Troppe volte ho detto che ne sarei uscita da sola, che celafacciocelafacciocelafaccio.
Ce la faccio, ma mi devo concedere il lusso di darmi il tempo, di chiedere aiuto.
E devo mettere da parte la vergogna, che quella non mi porta da nessuna parte.
Essere umani non è una vergogna.
Ho ripreso a scrivere, anche se non mi sembrano parole mie, ma prima o poi usciranno fuori tutte quelle che ho aggrovigliate dentro come un gomitolo mal fatto, parole di rabbia, di paura, ma sotto ci sono anche quelle di speranza. Che forse la speranza è la consolazione degli sfigati, ma adesso ne ho bisogno.
TI VOGLIO BENE, TI VOGLIO BENE, TI VOGLIO BENE.
RispondiEliminaVI VOGLIO BENE.
FORZA
Mari
Ma Ale sei tu?? ti ho persa... e mi sono persa dentro questi post. Una cosa sola: avere delle fragilità è essere umani. Concediti almeno questo. Essere anche fragile, oltrecchè la donna con i coglioni che sei.
RispondiEliminagiorgik
Ci sono i momenti no.
RispondiEliminaA volte però sono troppo neri troppo profondi quasi incomprensibili.
Pensi davvero che non ne uscirai.
Ci sono passata Ale.
Ho chiesto aiuto senza vergogna a chi di dovere e ce l'ho fatta.
Certo dopo la fase celafacciocelafacciocelafaccio.
Ale sei a buon punto.
Ce la fai.
veru
Ora che la conosci, l'hai già fottuta ! FORZA ( e un abbraccio forte)
RispondiEliminaRiel
Fagliela vedere, Ale.
RispondiEliminaNoi facciamo il tifo per te.
Un abbraccio
Easy.
RispondiEliminaBacio grande e una domenica serena.
Mari
Te lo dico qui, chiaro e forte.
RispondiEliminaCi sono dentro dalla nascita della Caterina (15 anni il 28 gennaio).
Lo avresti detto? (bé forse sì :P :P )
Ti abbraccio
Mi fa piacere ritrovarti, comunque sempre combattiva.
RispondiEliminaIl titolo del blog è tutto un programma (io sto a 2 uomini e una gatta!) e spero ti porti tanta fortuna, che anche nello star male occorre sia la propria forza sia un po' di eventi positivi attorno.
E poi certo che lo fotti, certo.
Bello ritrovarti e poterti rileggere.Tre uomini e una gatta…è fantastico!
RispondiEliminaE' durissima ci sto uscendo con estrema fatica ma con gioia! Ho ricominciato a sorridere,a uscire,a non aver paura,a non vergognarmi,ad accettarmi imperfetta,con i miei errori.Vedrai ce la farai! Abbraccio!
RispondiEliminaMi dispiace Alessandra. Quest'estate, dopo il ricovero di Matteo, avevo pensato che stavi accumulando molto stress. Troppo per poterlo gestire da sola. Te lo dissi in un paio di occasioni: ogni tanto ci vuole un aiuto e quando si accetta questo si sta già molto meglio. Bisogna un po' lasciarsi andare.
RispondiEliminaTi faccio tanti auguri
Lorella
Forzaforzaforza. Con questa cosa dei tre porcellini non so se augurarti in bocca al lupo, però qualsiasi cosa ti faccia star meglio te la auguro. Perché noi non abbiamo intenzione di rinunciare facilmente al piacere di leggerti.
RispondiEliminaValeria
<3.
RispondiEliminaL'abbraccio stritoloso a sabato.
Forza Ale, ce la farai! Noi siamo sempre qui, ad aspettare le tue parole, che amiamo tanto e che sicuramente arriveranno!
RispondiEliminaUn abbraccio fortissimo!
Ti abbraccio, solo questo. Quando vuoi, quando serve, se serve, bussa da me.
RispondiEliminaForza Ale.
RispondiEliminaMa quello lo sai già da sola.
Quello che devi sapere è che siamo tutti qui a fare il tifo per te
ci sono passata e lo so cosa vuol dire... compreso l'atteggiamento di chi da fuori non può o non vuole capire e pensa che siano solo paturnie, che basta una passeggiata, un barattolo di nutella, una telefonata ad un'amica e passa tutto. e invece non passa proprio niente. non aver timore a chiedere aiuto, in fondo se ti fossi rotta una gamba cosa avresti fatto? saresti andata da un ortopedico o avresti aspettato a casa con l'intruglio della nonna che passasse tutto da sé? sei e rimani sempre una gran donna, ma a volte anche le gran donne hanno bisogno di una mano. ti abbraccio.
RispondiEliminaBentornata, questo è il primo passo.
RispondiEliminaCi hai fatto preoccupare.
Ti ho (ri)trovata e spero tornerai presto in forma perché sarebbe un peccato non abbinare un sorriso sereno agli stupendi orecchini di perle. Ti abbraccio forte Ale.
RispondiEliminaehi !
RispondiEliminaio ero in vacanza e mi son persa il ritorno, ma contenta cmq!!!
e forza. che ce la fai sicuro.
e che noi siam qui.
ce la puoi fare perche' mi sembri forte anche se ogni tanto abbiamo bisogno tutti di un aiuto
RispondiEliminaSono arrivata anch io :forza Ale !!un abbraccio forte ,di quelli che scaldano il cuore
RispondiEliminaDanidanni
Ti ho ritrovata! finalmente! Ale so cosa vuol dire. Perchè ne soffro anch'io. Non bisogna avere vergogna di chiedere aiuto. Anzi. E' un atto di coraggio, di presa di posizione, di volontà a volercela fare. Sarà una via tortuosa, a volte dolorosa, ma intraprenderla è un immenso atto d'amore per te e per chi ti sta intorno. Un abbraccio.
RispondiElimina