mercoledì 4 dicembre 2013

Le rotture non vengono mai da sole.

Il primo a dare segni di incipiente agonia è stato il Doblò di famiglia. La mattina, per farlo partire, occorrono scongiuri e riti voodoo.
E' un diesel, e se una volta queste macchine erano fatte per durare a lungo adesso basta che si scassi una candeletta dal valore di 20 € per doverle buttare. Perché se si scassa la candeletta c'è da revisionare tutto il motore e poi non si sa se reggono le turbine e il diavolo che se le porti e il preventivo per la riparazione supera i mille euro. Il catorcio ne vale 1.500, valuazione Quattroruote.
C'è da cambiarlo.
Poi il mio telefonino figo che ci si fa anche il caffè, in teoria perché in pratica non sono mai riuscita né a mandare un mms né a connettermi su internet, improvvisamente decide di non funzionare più. Il touchscreen completamente andato, roba che se provo a digitare 345 lui capisce 189, e non riesco nemmeno più ad accenderlo perché non riesco ad inserire il PIN. Tutti i numeri di telefono allegramente dispersi. E anche la mia meravigliosa playlist musicale.
Ieri ne parlo con il marito, ne ho bisogno di uno nuovo. Aspetta amore, dopo Natale ci sono le promozioni, magari lo prendiamo con meno! Evvabbè, utilizzerò quei due residuati bellici che abbiamo in casa al posto del mio figofono dual sim, ha ragione lui, dobbiamo risparmiare per comprare la macchina nuova.
Oggi scopro che i due catorci hanno le batterie con un'autonomia rispettivamente di venti minuti e di due ore.
Richiamo il marito, oggi mi fermo al super e ne cerco uno.
Eh ma checazzo! Prendi sempre le cose di punta! In qualche maniera ci arrangiamo, aspettiamo dopo le feste!!!!
Mumble.
Mio marito, che ogni mattina mi dice prima buongiorno amore e poi ricordati il cellulare, che ogni volta che mi muovo di casa mi insegue per essere sicuro che lo prenda, che quando partiamo per un paio di giorni mette in valigia prima il caricabatterie e poi le mutande, che se ne esca con un'affermazione così mi suona strano.
Amore, facciamo che il regalo di Natale me lo dai adesso e sotto l'albero mi metti un pacchetto di cioccolatini.
Ecco, a te non c'è verso di farti una sorpresa!
A questo punto il sospetto è che sia stato lui a prendere a martellate nottetempo il mio defunto cellulare per giustificare il suo regalo.


Comunque non mi chiamate, tanto non posso rispondere. Al limite mandate un piccione viaggiatore.

4 commenti:

  1. Tenero, però, il marito maldestro...

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  2. Mi hai fatto ricordare che ti devo mandare una roba...
    Per comunicazioni di servizio ti scrivo una mail.
    Bacio

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  3. nego gesti inconsulti nei confronti del cellulare non potrei mai baci ti amo tuo cux

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